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Migliorare l’efficienza logistica con i Fast Corridor

  

I Fast Corridor sono infrastrutture immateriali che permettono di trasferire merci allo stato estero, senza emissione del documento doganale di transito T1. Grazie all’utilizzo dei Fast Corridor è possibile espletare le procedure doganali di importazione definitiva, non presso il terminal container del porto di entrata della merce, ma presso il nodo logistico inland. Questo permette di evitare eventuali colli di bottiglia legati alla congestione delle banchine portuali, posticipando il disbrigo delle operazioni doganali.


Migliorare l’efficienza e la rapidità del processo logistico intermodale significa spesso ridurre i tempi di attesa e velocizzare il trasferimento della merce verso la destinazione finale. Per fare questo, è necessario semplificare e digitalizzare le procedure di acquisizione e trasmissione dei dati relativi al transito delle merci.

Questo è possibile grazie al tracciamento elettronico del percorso dei contenitori e alla messa a disposizione dei dati a tutti i soggetti coinvolti nel processo di importazione; un’innovazione resa possibile dalla collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e gli operatori privati che gestiscono il trasferimento della merce in regime di Fast Corridor.

Nel 2019, con il prot.n.42621/RU del 30.4.2019 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha stabilito un nuovo quadro disciplinare per l’attivazione dei Fast Corridor, retti dalla normativa del nuovo Codice Doganale Unionale, in particolare dagli articoli 139 e 148 par.5 del Regolamento UE n.952/2013. Il nuovo riferimento normativo serve a superare i rilievi che la Commissione Europea aveva sollevato sulla precedente disciplina dei Fast Corridor introdotta nel 2015 (note prot. n.44053/RU/2015 e prot. n.53313/RU/2015) che ora viene integralmente sostituita con le nuove istruzioni.

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Quali sono i principali benefici, legati all’utilizzo dei Fast Corridor? 

  • Nessuna formalità doganale presso il porto di sbarco: il titolare del magazzino doganale situato presso l’inland terminal di destino, garantisce fiscalmente all’erario le merci e ne è responsabile, già prima dello sbarco presso il porto di arrivo.

  • Nessuna incidenza di visite doganali nei porti, legate al sistema automatizzato di rilevazione dei rischi fiscali (esclusi eventuali controlli antiterrorismo, antidroga e anticontraffazione); tutti i controlli legati alla fiscalità sono trasferiti presso il terminal inland.

  • Riduzione dell’impatto ambientale della catena logistica, grazie all’utilizzo del trasporto combinato; i Fast Corridor ferroviari prevedono il trasferimento su rotaia della merce in transito tra il porto e l’inland terminal, una modalità di trasporto che rende possible una logistica più sostenibile rispetto al tutto-strada.

  • Velocizzazione dei processi lungo tutta la supply-chain, grazie ad un flusso integrato di informazioni tra i diversi operatori coinvolti nel ciclo logistico, alla presenza di uno sportello unico e di processi doganali integrati. Questo permette di ridurre i tempi di transito dalla banchina di arrivo alla destinazione finale.

  • Decongestione delle aree portuali e riduzione dei tempi di permanenza dei contenitori in porto, con conseguente risparmio sui costi legati alle soste per l’utenza finale.

  • Maggiore sicurezza, grazie al monitoraggio continuo del percorso delle merci lungo la tratta.

  • Digitalizzazione del processo e possibilità per le aziende di integrare gli adempimenti doganali con le procedure logistiche aziendali.

Trasporto combinato  Il trasporto intermodale che unisce la modalità ferroviaria con quella  stradale, prende il nome di trasporto combinato. Il trasporto ferroviario  rappresenta la modalità di trasporto ideale per coprire distanze medie e  medio-lunghe. Scopri di più

 

Quali sono i Fast Corridor ferroviari attivi in Italia?

Questi sono i Fast Corridor ferroviari attualmente attivi in Italia (tabella  aggiornata a Settembre 2020 - fonte: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli)

 

ORIGINE 

DESTINAZIONE 

La Spezia (LSCT) 

Melzo (Rail Hub Milano) 

Genova Voltri (VTE) 

Interporto di Rivalta Scrivia 

La Spezia (LSCT) 

Interporto di Rivalta Scrivia 

La Spezia (LSCT) 

Interporto di Padova 

La Spezia (LSCT) 

Magazzino T.C. Terminal Rubiera (RE) 

Genova Voltri (VTE)

Melzo (Rail Hub Milano) 

 

 

Chi può trarre i maggiori benefici dall’utilizzo dei Fast Corridor? 

I clienti che possono trarre i maggiori benefici dall’utilizzo dei Fast Corridor sono coloro i quali guardano con interesse all’opzione intermodale per il trasferimento della merce. In particolare, i Fast Corridor rappresentano un’opzione logistica a valore aggiunto per gli importatori (Beneficial Cargo Owner) che sono interessati al miglioramento continuo dei propri processi logistici, capaci di aggiornare i propri processi operativi aziendali alla ricerca dell’ottimizzazione, del controllo di costi e rischi e della sostenibilità della supply-chain.

I Fast Corridor rappresentano già oggi un’opzione di valore per le compagnie di navigazione e per gli spedizionieri più attenti alla qualità del servizio reso ai clienti finali. È proprio rivolgendosi a questi soggetti che gli importatori possono segnalare il proprio interesse nei confronti dell’opzione Fast Corridor. Insieme alle compagnie di navigazione e agli spedizionieri di riferimento, con il supporto dei fornitori di servizi logistici primari, come il Gruppo Contship Italia, i caricatori possono individuare le opzioni a loro disposizione per ottimizzare e velocizzare i flussi logistici, attraverso l’utilizzo dei Fast Corridor.

 

Per saperne di più 

Scopri di più sui Fast Corridor guardando il video del Webinar organizzato da Contship, con il contributo di Stefano Morelli, Direttore Servizi Doganali e Magazzini Contship e Presidente della Commissione Dogane di Assologistica, e di Daniele Testi, Marketing & Communication Director del Gruppo Contship Italia.

 

 

 

 

Scopri di più sui Fast Corridor 

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