Le principali opzioni logistiche disponibili per servire le aree dell'Europa centrale, prive di uno sbocco diretto sul mare, comprendono tradizionalmente i porti del Nord Europa e il network intermodale che li collega con le regioni interne del continente.
L'aumento della competitività dei porti gateway italiani e dei loro collegamenti ferroviari, insieme al miglioramento dell'efficienza delle dogane e allo sviluppo di un'offerta di trasporto integrata, ha reso possibile negli ultimi anni una competizione diretta tra i porti del Nord e i porti italiani che si affacciano sul Mar Mediterraneo, i quali sono oggi in grado di offrire agli operatori svizzeri, austriaci e tedeschi un'opzione logistica competitiva, che prende il nome di Southern Gateway system.
Con il termine “Southern Gateway” si identifica il sistema logistico che permette di raggiungere, attraverso i porti italiani del Mar Tirreno e del Mar Adriatico e i collegamenti intermodali attraverso le Alpi, l’Europa continentale. Il sistema Southern Gateway rappresenta oggi una interessante opzione logistica, a disposizione di caricatori, ricevitori e operatori logistici europei.
Per i clienti e gli operatori logistici attivi sui mercati della Svizzera e della Germania meridionale, l’opzione Southern Gateway è in grado di offrire un servizio di trasporto intermodale rapido, efficiente e sostenibile, ma soprattutto competitivo, rispetto all’utilizzo dei porti del Nord Europa.
Tempi di transito: con riferimento ai traffici che collegano l’Europa con il Medio ed Estremo Oriente, l’accesso attraverso i terminal container del Mediterraneo permette di ridurre notevolmente la lunghezza della tratta marittima, con un conseguente risparmio di tempo. Questo significa avere la possibilità di sbarcare e caricare sul treno i container che transitano attraverso i porti gateway del Mar Tirreno (come La Spezia e Genova) prima ancora che la nave che trasporta i contenitori instradati attraverso i porti del Nord Europa arrivi in banchina. Grazie a collegamenti intermodali frequenti tra i porti italiani e le destinazioni transalpine e a controlli doganali rapidi ed efficienti, i container che transitano attraverso il sistema Southern Gateway possono arrivare a destinazione diversi giorni prima, rispetto ai contenitori che seguono la via del Nord Europa.
Riduzione dei costi di inventario: ridurre i tempi di transito end-to-end significa essere in grado di portare i prodotti a destinazione (sugli scaffali della grande distribuzione o nei magazzini delle aziende manifatturiere) più rapidamente. Questo riduce il tempo in cui i prodotti sono “immobilizzati”, con un vantaggio in termini di costi di inventario, che può arrivare a diverse centinaia di euro per ogni container trasportato.
Diversificazione del rischio: l’utilizzo dell’opzione Southern Gateway non deve necessariamente essere visto come esclusivo; molti operatori scelgono di ripartire i volumi, utilizzando contemporaneamente sia l’opzione Nord che l’opzione Sud. Questo permette di diversificare la supply chain, riducendo i rischi legati ad eventi imprevisti e colli di bottiglia, che possono temporaneamente ridurre la velocità di transito di uno dei due sistemi logistici. In un mondo sempre più connesso e globalizzato, dove il commercio internazionale e la complessità della supply chain continuano a crescere, gli operatori si stanno rendendo conto che la strategia vincente per una logistica moderna non è più quella che punta esclusivamente al massimo risparmio possibile, ma piuttosto quella basata su un equilibrio intelligente tra controllo dei costi e riduzione dei rischi. In questo contesto, il sistema Southern Gateway offre un’opzione logistica estremamente interessante per tutti quei soggetti interessati ad aumentare la resilienza della propria supply chain.
Sostenibilità ambientale: la riduzione della distanza percorsa dalle navi portacontainer e l’utilizzo del treno per il trasferimento terrestre dei contenitori permette di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e la produzione di CO2 per TEU trasportato. L’attenzione alla riduzione delle esternalità negative, e la ricerca di soluzioni per una logistica sostenibile è un approccio lungimirante e vincente, che permette da un lato di ottimizzare i processi e dall’altro di intercettare una domanda di sostenibilità crescente, espressa de aziende e consumatori finali sempre più attenti alle ricadute ambientali dei processi di produzione e distribuzione dei prodotti acquistati. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi legati alla riduzione del surriscaldamento globale che la comunità internazionale e i singoli Paesi hanno scelto di perseguire, è necessario includere il comparto logistico nei processi di trasformazione volti ad una maggiore sostenibilità: è ragionevole aspettarsi l’introduzione di regolamentazioni sempre più stringenti, che andranno a scoraggiare scelte logistiche insostenibili, come l’abuso del trasporto stradale sulle lunghe distanze, premiando gli operatori più lungimiranti e responsabili, capaci di comprendere e scegliere il valore di una logistica più attenta alle ricadute ambientali delle operazioni di trasporto.